Nella prima settimana di marzo, il mercato si concentrerà su tutto ciò che riguarda la produzione di petrolio e, ovviamente, le statistiche sull'occupazione negli Stati Uniti. Le cose sicuramente non saranno noiose.
Brent: l'OPEC + prenderà in considerazione di nuovo la produzione

Il 4 marzo l'OPEC + terrà una videoconferenza sul problema della produzione petrolifera. A marzo resta in vigore l'accordo stipulato a gennaio: ci sono alcune eccezioni per Russia e Kazakistan, mentre l'Arabia Saudita promette di diminuire sensibilmente la produzione. Questa volta, potrebbe esserci qualche consiglio per diminuire la produzione dato ad altri, fintanto che le economie globali non stanno ancora crescendo. Per Brent, questa sarebbe una buona notizia.
AUD: la RBA deciderà sulla tariffa

All'inizio del mese, la Reserve Bank of Australia terrà una sessione sul problema del tasso di interesse. Non ci saranno cambiamenti, il tasso potrebbe rimanere allo 0.10% annuo; tuttavia, la RBA potrebbe fornire alcuni commenti più ottimistici sui suoi passi futuri e sulle valutazioni dell'economia nel suo complesso. Questo potrebbe supportare l'AUD.
USD: le statistiche sull'occupazione daranno un nuovo impulso

Tradizionalmente, all'inizio del mese, gli Stati Uniti presentano le statistiche del mercato del lavoro del periodo di riferimento precedente. Il tasso di disoccupazione potrebbe essere sceso leggermente questa volta, tuttavia, anche il NFP avrebbe dovuto crescere in modo insignificante. Il mercato terrà d'occhio le statistiche e qualsiasi informazione negativa indebolirà l'USD.
EUR: statistiche forti aiuteranno a evitare la caduta

Questa settimana, l'UE pubblicherà rapporti sulle vendite al dettaglio, sul tasso di disoccupazione, PPI, PMI e inflazione del periodo di riferimento precedente. Più forti risultano essere, meglio è per l'EUR che è diventato un po 'debole ultimamente.
JPY: lo yen rimane neutrale

All'inizio del mese, il Giappone non sarà troppo attivo con pubblicazioni ed eventi; tuttavia, dai un'occhiata al PMI nella produzione, al tasso di disoccupazione, agli indicatori anticipatori e al CCI. Questo darà una certa comprensione di cosa sta succedendo nel paese. Per ora, lo JPY sembra neutro fintanto che non c'è domanda di beni rifugio e rimarrà così se le statistiche non daranno sorprese.
Commenti